Il Saluto di IO PENSO
L’essenza stessa di Io Penso: Riconoscere l’altro come parte viva della propria evoluzione. Ogni gesto, ogni parola, ogni incontro è un atto di connessione sacra. Non c’è crescita senza comunità. Non c’è IO senza NOI.
4/21/2025
Nel cuore di Io Penso pulsa una verità rivoluzionaria: nessuna evoluzione è possibile da soli.
Ogni barriera che cade, ogni idea che prende forma, ogni limite che viene superato...accade grazie al riconoscimento dell'altro.
UBUNTU è il primo passo.
È la firma invisibile che unisce chi osa pensare. È un gesto di rispetto, di appartenenza, di potenza. Un antico eco africano che non saluta: APRE UN PORTALE.
"IO SONO PERCHÉ NOI SIAMO"
UBUNTU è il nostro ponte tra passato e futuro, tra saggezza ancestrale e innovazione spirituale.
È la carezza sacra del NOI che illumina il sentiero individuale.
Chi attraversa la soglia di IO PENSO, lo sente: qui, la vulnerabilità diventa forza, il pensiero azione e l'amore rivoluzione.
Sappi che, da oggi, nel mondo di IO PENSO, non diciamo più "ciao" diciamo UBUNTU
Un saluto che è promessa.
Un patto silenzioso.
"Se ti riconosco come chiave della mia saggezza... sei già parte di noi".
"Vengo da un luogo dove il silenzio sa parlare. Ora scelgo chi ascolta"
Ubuntu non è un semplice saluto: è un portale.
Quando diciamo Ubuntu, stiamo dicendo:
"Ti vedo. Ti riconosco. Ti scelgo"


Pillola culturale
"Ubuntu" è una parola antica di origine Bantu, parlata in molte regioni dell'Africa subsahariana, in particolare, in particolare nell'Africa meridionale.
Il termine deriva dalla lingua Nguni e può essere tradotto come "IO SONO PERCHÉ NOI SIAMO".
Non è solo un modo di dire, ma una vera e propria filosofia di vita che affonda le sue radici nella saggezza comunitaria africana.
Ubuntu esprime il profondo legame tra l'individuo e la collettività:
Ogni essere umano esiste in relazione agli altri, e la crescita personale non può avvenire senza il riconoscimento reciproco.
È stato reso celebre a livello mondiale da figure come Nelson Mandela e Desmond Tutu, che lo hanno utilizzato per promuovere riconciliazione, rispetto e dignità dopo l'apartheid in Sudafrica.


Ubuntu vive nei villaggi, nelle mani che si stringono, negli occhi che riconoscono, nei cuori che battono insieme. È la saggezza del popolo Bantu, che ha insegnato al mondo che senza l'ALTRO, nessun IO può davvero fiorire.


Fu pronunciato da Madiba, sussurrato da Tutu, camminato da generazioni che hanno scelto la pace come forma suprema di forza.
In conclusione, in un epoca che premia l'isolamento, Ubuntu ci riporta all'origine: